Oggetto : Ulteriori e definitivi aggiornamenti su causa lavoro
Gentili Dottoresse,
Egregi Dottori,
per mero accidente sono venuta a conoscenza dello scambio di mail che da qualche settimana sta circolando tra di voi ed alle quali, con la presente , do riscontro al solo precipuo fine di evidenziare il mio profondo rammarico.
Nonostante gli attuali disagi di salute, non mi sono risparmiata nell’organizzare riunioni , rispondere al telefono o alle mail al fine di illustrare la situazione e rispondere ai dubbi anche in merito all’aspetto economico della vicenda: ecco perché quanto letto mi ha profondamente amareggiata .Et de hoc satis.
Ciò premesso , con la presente sono a chiarire –per l’ultima volta- quanto segue.
1) La causa di lavoro rappresenta una iniziativa DISTINTA ed AUTONOMA rispetto al processo penale in corso e PRESCINDE DALL’ESITO DELLO STESSO così come dall’esito del giudizio di Cassazione del 9/9/2015, nel senso che il Giudice del Lavoro, sulla base della documentazione GIA’ IN MIO POSSESSO , ha la facoltà di decidere se il passaggio in Marvecspharma sia stato lecito o no e se il Verbale di Conciliazione che la maggior parte di Voi ha sottoscritto sia annullabile o meno. Fatta questa premessa , ciascuno di Voi è libero di intentare la causa di lavoro , avente ad oggetto il risarcimento dei danni patrimoniali derivanti dalle illecite cessioni / trasferimenti job to job perpetrati in Vostro danno , decidendo viceversa di seguire la sola azione penale per il ristoro dei soli danni morali, che saranno riconosciuti all’esito della ammissione come parti civili nel processo penale di Milano.
2) Entro pochi giorni ed al massimo entro l’ultima settimana di agosto ho la necessità di ricevere la Vostra adesione ed il mandato sottoscritto ( per chi non ha provveduto), giacchè devo predisporre i relativi ricorsi,visto che il 13 gennaio 2016 maturano i cinque anni dal fallimento della Marvecspharma e potrebbe quindi maturare la prescrizione per l’azione dinanzi al Tribunale del Lavoro .
3) Preciso inoltre che l’iniziativa giudiziaria de quo NON E’ UNA CLASS ACTION, bensì un’azione individuale e pertanto per ciascuno di voi dovrò predisporre un singolo ricorso che racconti la Vostra singola storia all’uopo depositando un fascicolo individuale con la relativa documentazione.
4) ASPETTI ECONOMICI : Nel riportarmi a quanto dedotto nella comunicazione mail del 2/7/2015 , preciso che l’importo di € 150,00 richiesto a titolo di fondo spese PER LA CAUSA DI LAVORO è al di sotto dei minimi tariffari previsti dal D.M.55/2014 . Gli importi dovuti all’avvocato a titolo di acconto comprendono, oltre alle spese vive, il tempo dedicato , lo studio della pratica, la ricerca dei documenti , la redazione del ricorso, la predisposizione del fascicolo e tante altre attività compiute dal Legale per ogni singolo assistito . Preciso che detto importo non è “negoziabile” in quanto nella determinazione dello stesso , la sottoscritta ha già ben considerato ogni aspetto per favorire i propri assistiti, rispetto ai propri guadagni . Infatti la giusta prospettiva non è quella di considerare il numero degli assistiti, ma il LAVORO che deve essere fatto dalla sottoscritta per ogni assistito . Ho trovato gravemente lesivo per la mia professionalità alcune illazioni fatte a riguardo . Mi preme ancora precisare che la presenza delle Colleghe non incide assolutamente sulla determinazione dei compensi , giacchè il rapporto con le stesse è di mia esclusiva competenza avendo l’Avv. Valentina Gesmundo e l’Avv. Maria Rosaria Olivieri accettato di condividere questo percorso per spirito di sfida e con grande passione . Sarà mia esclusiva premura riconoscere alle stesse all’esito , quanto dovuto, senza “caricarlo” sui compensi pattuiti con Voi. La loro preziosa collaborazione del resto ha fatto sì che, allo stato , la nostra sia stata la migliore difesa messa in atto, In ogni caso , per questa storia, io sto rischiando insieme a voi,” rimettendoci la faccia” , oltre che studio e fatica.